Asia In Vespa con Lo zio

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Asia In Vespa con Lo zioIl racconto che sto per farvi nasce da quanto accaduto anni fa. Vivevo in un piccolo paesino del sud , ultimo figlio di una numerosa famiglia. Mio padre quinto di sei fratelli faceva il contadino. Tutti gli zii erano persone con il fisico robusto temprato dal duro lavoro dei campi. Il secondo fratello era uno scapolo è raggiunti i 50 anni ne dimostrava qualcuno in più , braccia forti e colori scuri peloso quanto basta.Fin da quando ero ragazzino si divertiva a farmi giocare sulle sue ginocchia , all’epoca interpretavo i suoi giochi come un gesto d’affetto anche se sentivo sempre qualcosa di duro quando mi stringeva a se facendo poggiare il mio culo tra le sue gambe.Questi giochi ormai erano in consuetudine e creavano in me un piacevole turbamento.Un giorno i miei genitori ebbero un imprevisto e dovendo affidarmi a qualcuno scelsero zio Anselmo , saremmo stati tre giorni insieme .Mi portarono da lui nel primo pomeriggio di una calda estate e faceva molto caldo zio Anselmo ci accolse in canottiera e pantaloncini , salutai i miei e entrammo in casa .Lo zio mi chiese se preferivo dormire nella camera al piano di sopra o con lui nel lettone , essendo la casa molto silenziosa scelsi di condividere il lettone bursa escort con lo zio.Cenammo e dopo qualche racconto del passato ci preparammo per andare a letto.Andai in bagno mi misi il pantaloncino e la maglietta e rientrai in camera. Zio Anselmo era in piedi di spalle a torso nudo , spalle larghe e massicce, indossava un paio di mutande si giro e notai un enorme gonfiore che mi incuriosì non poco. Probabilmente mi soffermai a guardarlo più del dovuto perché un sorriso comparve sul suo volto, si sdraio a pancia in su e spense la luce.Mi misi come sempre la pancia sotto con lo sguardo rivolto verso la figura dello zio, lui era a pancia in su e continuavo a guardare quel gonfiore che sembrava crescere sempre più fin quando dopo una mezz’ora di silenzio tirò giù le mutande e libero un palo illuminato dalla leggera luce che penetrava nella stanza.Vedevo la sua sagoma enorme largo con la punta arrotondata lo teneva con una mano che scorreva pian piano per tutta la sua lunghezza ero estasiato guardavo e sentivo il mio pisellino indurirsi, poi sentii la mano di mio zio superare l’elastico del mio pantaloncino e posarsi sulle mie natiche.Inizio ad accarezzarle nel frattempo il movimento della mano aumento di velocità fin quando un suo bursa escort bayan dito si poggiò sul buchino entrando un pochettino , avevo il cazzettino che esplodeva e mentre lui emetteva versi contenuti io ebbi un orgasmo. Dopo poco si alzò andò in bagno e al suo ritorno già dormivo.Al mattino mi svegliai e lui era già in piedi, la colazione pronta , mi chiese di accompagnarlo in campagna perché doveva raccogliere della frutta . Salimmo sulla sua vespa e non appena partimmo istintivamente mi aggrappai alla sua vita, tra una buca e l’altra le mie mani scesero tra le sue gambe e incontrarono quel palo che avevo intravisto la notte precedente . Era lì messo di fianco duro è largo, lo palpai per un po’ e poi feci la domanda che lui probabilmente aspettava , gli chiesi cosa avesse in tasca, mi rispose di continuare a reggermi lì che appena arrivati in campagna mi avrebbe fatto vedere una cosa nuova . Iniziai a toccarlo scorrevo l’asta dal basso verso l’alto e sentivo che cresceva sempre più sempre più dura.Arrivammo in campagna e penso che quel massaggio aveva provocato a zio Anselmonuna forte eccitazione perché mise subito la vespa sul cavalletto e mi porto nella casetta.Mi chiese di sedermi e mi disse che ciò che mi avrebbe escort bursa mostrato sarebbe dovuto restare un segreto tra maschi, accettai eccitatissimo, tiro giù i pantaloni e tirò fuori un cazzo enorme largo e grosso , rimasi impressionato.Gli chiesi come avrebbe fatto a farlo diventare normale , mi rispose che avrei dovuto pensarci io , mi prese le due mani mi fece impugnate l’asta e mi diede il ritmo di una bella sega .Mentre ascoltavo le sue indicazioni notai una gocciolina uscire dalla punta curioso chiedi cosa fosse , tra un respiro e l’altro mi disse che a breve ne sarebbe uscita una crema bianca che era anche buona da mangiare , ascoltavo rapito e quando mi chiese se volevo assaggiarla acconsentii.Continuavo a muovere le mie mani e lui mi diceva di aumentare la velocità eseguivo e mi piaceva, era in piedi difronte a me , ero seduto e quell’enorme cazzo era vicino al mio viso poi mi disse di prepararmi e di avvicinare la mia bocca alla punta , obbedii con un colpetto mi allargo la bocca a malapena riuscivo a contenere la sua grande cappella due colpi e iniziò a schizzare un mare di sborra, non riuscivo ani giocarla tutta, mi colava ovunque e sentivo la mazza pulsare, ebbi un orgasmo intenso senza neanche toccarmi. Si svuoto lo tirò fuori e li chiesero leccare le ultime gocce, ubbidii , mi fece alzare e mi disse che nei prossimi giorni mi avrebbe fatto diventare una bella troietta …. mantenne la parola …. ma questa è in altra storia..